Laureato in Economia dei Mercati e degli Intermediari Finanziari presso l’Università di Roma Tor Vergata, sono un trader intraday, un operatore di borsa che apre e chiude le operazioni all’interno della finestra giornaliera di mercato.

Misuro la mia propensione agli investimenti e al trading nel 2010 quando partecipo all’Investment Challenge di Credit Suisse, campionato universitario internazionale  di trading dove mi classifico 2/3030 partecipanti nell’area EMEA

Credit Suisse mi regala un iPod come premio e mi chiama a fare un colloquio per la posizione di Equity Trader presso la loro divisione di Londra a Canary Wharf, precisamente One Cabot Square. Un misto tra euforia e tensione, un’esperienza personale incredibile considerando che le “internship” come vengono oggi chiamate erano una totale novità, almeno nell’ambiente delle università italiane.

Non supero il colloquio finale…peccato, ma per me, all’epoca studente del secondo anno di università, era già una grande vittoria personale essere arrivato a sentire l’atmosfera vibrante di Canary Wharf solamente con i miei sforzi e con le mie capacità, un’esperienza decisamente forte per un ragazzo che si ritrova di colpo a vivere parte del suo sogno.

“Sarà Fortuna…”

ho pensato, la classica fortuna del principiante e data la mia prudenza in merito al giudizio su me stesso, decido di partecipare ad un altro Investment Challenge, stavolta sponsorizzato da J.P Morgan. 

Mi piazzo 27esimo su 2800 studenti circa, questo risultato è significativo in quanto risultavo tra il top 1% dei partecipanti. Da qui ho iniziato a pensare che quella della finanza operativa poteva essere la mia strada professionale.

Arriva il momento delle Universiadi del Trading nel 2011, competizione universitaria con denaro reale sponsorizzata da Directa SIM dove, grazie alla mia esperienza nelle competizioni precedenti, sono il Caposquadra del team della mia Università. Qui il denaro era reale e le teste pensanti erano 5, se non avessimo avuto una buona organizzazione avremmo sicuramente perso tutto in poco tempo. 

Organizzato il tutto come fosse un piccolo Hedge Fund, con meeting ogni weekend per trovare le migliori idee di trading e con una misurata gestione del rischio capitale, siamo prima diventati Campioni di Primavera con una performance di oltre il 16% per poi chiudere la competizione al posto numero 5, un gran peccato. Cosa importante di questa competizione, non siamo mai andati in negativo.

Arriva la laurea e provo a fare il consulente finanziario. Dopo 1 anno di permanenza nell’albo dei promotori finanziari (esperienza formativa anch’essa) è palese la mia non propensione alla vendita di prodotti finanziari e decido di fare del trading la mia professione.

Inizio a farmi notare su alcuni social dove pubblico analisi proprietarie e inizio delle collaborazioni con delle testate specialistiche in merito al trading e ai mercati, esperienza che mi ha condotto a partecipare in qualità di relatore nelle più importanti fiere riguardanti gli investimenti e il trading in generale, con un focus sempre tecnico e integrato con l’analisi macroeconomica, per me assolutamente fondamentale anche nel trading di breve termine.

Nel frattempo ho partecipato anche in altre competizioni come Rataran, una classifica di lungo periodo dove sono stato Premium Trader, ossia tra i migliori trader, per due volte consecutive, per un breve periodo sono stato anche primo, circa 20 giorni dopo l’intervista che vedete qui sopra (periodo Brexit).

Proprio alla luce di tutte queste esperienze, ho deciso di fare divulgazione sui temi finanziari, in special modo sull’andamento dei mercati e sul loro funzionamento vista l’esperienza pregressa sul campo, sia accademico che pratico.

Credo che la figura del trader cambierà nel corso dei prossimi anni e la presenza sui social e in rete sarà fondamentale per la prossima evoluzione professionale di questo mestiere che esiste da tempi biblici, l’unico mestiere che riuscì a scatenare le ire del buon Gesù con la sua Purificazione del Tempio (episodio della “Cacciata dei mercanti dal Tempio”). 

L’evoluzione di questo lavoro sarà, secondo me, fortemente incentrata sul trader singolo, sui suoi risultati e sulla sua autorevolezza. Vedremo se avrò ragione, nel frattempo…vi auguro buon trading.

DP